Quando i bambini comprendono le diverse abilità, imparano a vedere le persone con disabilità come uguali, capaci di contribuire in modo significativo alla società. Questo promuove una cultura di inclusione e accettazione. I bambini crescono in un mondo vario e parlare di disabilità li aiuta a capire che la diversità è una forza. Li educa ad accettare e apprezzare le differenze, siano esse fisiche, cognitive o emotive.Discutere di disabilità aiuta a sviluppare empatia. I bambini imparano a mettersi nei panni degli altri e a trattarli con rispetto e gentilezza, migliorando le loro competenze sociali ed emotive. Affrontare il tema della disabilità apertamente contribuisce a sfatare miti e stereotipi, riducendo la paura e i malintesi. I bambini diventano più aperti e meno inclini a giudicare o escludere gli altri basandosi su pregiudizi.
DA DOVE PARTIRE?
Sicuramente da un libro. Ve ne proponiamo tre.
Partiamo con la nostra scelta per i più piccoli: si tratta di “Il Rinotigronte” di A. Paniconi e F. Di Vito, Sabir editore.
LA STORIA: il Rinotigronte è un animale piuttosto atipico. Non è facile incontrarlo perché è molto timido. Sicuramente non eccelle in quanto a forza, bellezza, agilità o coraggio. Il suo ruggito poi, non ne parliamo. Ma il Rinotigronte, nonostante sia un po’ una frana, ha qualcosa che lo rende un animale unico e davvero molto speciale. Un promemoria su cosa davvero conta: le relazioni, la capacità di stare con gli altri e di voler bene a chi circonda.
ATTIVITÁ INCLUSIVA LEGATA ALL’ALBO: “INVENTIAMO UN ANIMALE DI CLASSE”.
A ciascun bambino viene assegnato un compagno, di cui dovrà scegliere una caratteristica positiva da attribuire all’animale fantastico della classe.
L’animale di classe sarà: “gentile come X”, “tenace come Y”, “con gli occhi attenti come Z”. Sarà un esercizio di gentilezza e di esplicitazione delle positività presenti in ciascun alunno, nessuno escluso. Per i bambini della primaria si potrà tradurre in un testo sul quaderno, per i più piccoli invece in un cartellone illustrato con ritagli di riviste e con didascalie registrate dai docenti di sezione.
Sarà un’ottima rappresentazione visiva delle specificità presenti nel gruppo e di quanto siano speciali!
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Un altro libro magnifico per parlare di diversità è “Io sono blu” di Irene Guglielmi, edizioni Carthusia.
LA STORIA: Blu è un’apetta diversa da tutte le altre, perché è blu e nera. Stanca degli scherzi e delle prese in giro delle compagne di alveare, si avventura fra prati e fiori lontani, dove scoprirà un mondo abitato da tanti piccoli amici dalle forme e dai colori più disparati.
Questo silent book racconta il tema della diversità in modo leggero, positivo e colorato. Perfetto dai tre anni in poi.
ATTIVITÁ INCLUSIVA LEGATA ALL’ALBO: “un alveare colorato”.
Per i più grandi possiamo proporre l’origami delle api: non solo gialle e nere ma di tutti i colori e le fantasie, proprio per celebrare la varietà e la diversità. Ogni ape che compone lo sciame della classe troverà il suo posto nel nostro alveare accogliente!
Per i bambini più piccoli (o nel caso in cui ci siano nel gruppo classe dei bambini con bisogni educativi speciali per cui l’origami possa rappresentare un ostacolo) possiamo proporre un’attività diversa: prepariamo un grande alveare da appendere a parete. I bambini si occuperanno di ritagliare le cellette e comporre un grande alveare verticale. Andremo poi ad inserire le foto dei bambini in ciascuno spazio.
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Per la scuola primaria vi suggeriamo “Il circo Maldestri” di A.Stoppa, ed. Antiga.
LA STORIA: Questo libro racconta la storia di un circo molto particolare, popolato da personaggi unici e stravaganti che, nonostante le loro goffaggini, riescono a creare uno spettacolo affascinante e divertente.
Le illustrazioni sono vivaci e dettagliate, catturando perfettamente l’essenza dei personaggi e delle loro avventure. Ogni pagina è un’esplosione di colori e creatività, che rende la lettura un’esperienza visiva coinvolgente.
Il libro non parla specificamente di diversità ma è una celebrazione dell’ imperfezione. Sebbene siamo tutti imperfetti questo non ci preclude la felicità e la possibilità di appartenere ad una comunità. Un messaggio inclusivo ma formulato con grazia e col sorriso.
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ATTIVITÁ:
i bambini possono diventare protagonisti del LORO circo, in cui ciascuno si mette in pista con le proprie caratteristiche, non ultimi i difetti.
Diamo noi per primi l’esempio:
“ecco a voi la maestra Giò dalla voce potente, le idee contagiose e il disordine assicurato”
I bambini si divertiranno moltissimo in queste nuove vesti. Sarà bellissimo anche incorniciare le attività come un vero circo… maldestro!
Altri post a tema disabilità:
Un libro dolce come una carezza per parlare di diversa abilità.
VIE MAESTRE 
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