Musica: materia “Cenerentola” per eccellenza. Spesso relegata ai ritagli di tempo o alle occasioni “speciali” come le festività natalizie.
Come mai? Talvolta ciò che ci blocca è il sentirci poco “esperti” e il sentirci “non all’altezza” della situazione. Come ovviare? L’attività musicale può essere trasversale alle materie, aiutandoci a rinforzare apprendimenti disciplinari e lavorare sulle relazioni tra compagni. La disciplina musicale, oltre che ai contenuti propri, offre un mezzo espressivo in più ai bambini, un veicolo con cui dare voce alla propria interiorità. Partiamo dall’assunto che non serve essere musicisti per insegnare musica: serve una predisposizione e il giusto materiale.
Abbiamo scoperto tre materiali MERAVIGLIOSI e di altissima qualità, perfetti per essere proposti anche da chi è digiuno della disciplina.
- “IL BRUTTO ANATROCCOLO” di Anna Fedrazzini e Serena Viola, Edizioni Curci

Partendo da una fiaba conosciutissima si sviluppa un’esperienza multisensoriale che introduce i più piccoli all’ascolto della musica con benefici effetti sulle loro capacità di attenzione, ascolto, interazione, creatività e sulla loro attitudine musicale. Le musiche abbinate sono di Mozart.
CI PIACE PERCHÉ: grandi potenzialità inclusive, con i codici QR i bambini possono accedere ai contenuti e ci sono modalità interattive di animazione dei personaggi.Splendida la sonorizzazione della fiaba, che potrebbe diventare un piccolo “saggio” di fine anno per le famiglie. Le tecniche di sonorizzazione dei paesaggi naturali, ma anche urbani e immaginari, possono essere applicate ad ogni testo di narrativa che affrontiamo in classe, cosicché i nostri alunni diventino essi stessi gli ideatori delle colonne sonore, sfruttando le sonorità scoperte e/o inventate, in percorsi interdisciplinari di musica e italiano.
POSSIBILI SVILUPPI: possiamo declinare lo stesso percorso con una fiaba diversa (pensiamo al lavoro sui generi letterari che si affronta in terza) e abbinando le musiche di un altro compositore. E’ quello di cui ha bisogno un insegnante non musicista (ma è un ottimo supporto anche per i docenti specialisti) che desideri, anche con l’educazione musicale, favorire le potenzialità espressive e comunicative dei propri alunni; con piccoli adattamenti questa guida propone un percorso applicabile dalla scuola dell’infanzia alla primaria.
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- “CATERINA CAMMINA CAMMINA ” di Elisabetta Garilli e Emanuela Bussolati, ed. Carthusia.

Un albo illustrato che permette di sincronizzarsi con il respiro della musica: una musica che nasce o rinasce. Attraverso la sonorità della parole e la vivacità delle immagini i giovani lettori impareranno ad “ascoltare” le immagini e a “vedere” la musica.
LA STORIA: Caterina è una bambina speciale, che si sente principessa. Una sera di luna piena, dopo un bisticcio col fratello, piena di rancore scappa lontano da lui per cercare il suo principe. Imbocca così un sentiero dietro casa e diventa protagonista di un’avventura ricca di sorprese, musica e magia in un labirinto fatto di caselle, porte da aprire, prove da superare e fenomeni da spiegare. Un mondo incantato dove ogni personaggio “indossa” delle note, in un’opera musicale creata appositamente per accompagnare Caterina. Riuscirà la nostra eroina a trovare il suo principe e a tornare a casa?
La sonorizzazione della fiaba è un elemento prezioso che potrebbe trasformarsi in un primo percorso di alfabetizzazione musicale, in particolare per percorsi di ascolto attivo. Il libro si presta ad una lettura a puntate, data la natura dell’albo. La presenza dei codici QR rende facilmente fruibile le musiche in diversi contesti: molto spendibile e pratico per ogni insegnante. Il libro è ricchissimo di spunti operativi anche dal punto di vista linguistico per l’uso delle rime, perfetto per un laboratorio di lingua italiana.
Possibili sviluppi: questo libro è stato sviluppato con illustrazioni in bianco e nero molto suggestive. Perché non riproporre ai bambini di illustrare i personaggi e le loro vicende con altre tecniche, ispirate dai brani musicali? A fine anno potrebbe essere organizzata una piccola esposizione delle opere realizzate dai bambini, accompagnata da una selezione di musiche operata dalla classe.
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- “BOLERO di MAURICE RAVEL” di Fuad Aziz, ed, Curci

E se volessimo affrontare la storia della musica, educare all’ascolto dei grandi della musica? Cade quest’anno il centocinquantesimo anniversario della nascita di Maurice Ravel – compositore, pianista e direttore d’orchestra francese. Ai bambini piace moltissimo il Bolero, li coinvolge e li emoziona con la forza espressiva che lo caratterizza.
Il libro è una galleria di immagini che prendono vita: una rappresentazione artistica di un capolavoro immortale per piccoli e grandi lettori.
Possibili sviluppi: si possono organizzare giochi ed attività dedicate.
RICONOSCIMENTO DEGLI STRUMENTI:dividiamo la classe in piccoli gruppi. Ogni gruppo di bambini rappresenta un diverso strumento dell’orchestra e suona un semplice ritmo con strumenti a percussione, entrando progressivamente nel pezzo come fa l’orchestra nella composizione.
MOVIMENTO CORPOREO: i bambini iniziano a muoversi lentamente e con movimenti piccoli, aumentando gradualmente l’intensità e l’ampiezza dei gesti mentre la musica cresce. L’attività può partire come individuale ma successivamente si possono elaborare delle piccole coreografie di gruppo.
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