5 libri da avere assolutamente in biblioteca di classe QUARTA

La biblioteca di classe è un luogo speciale, dove i bambini hanno la possibilità di esplorare nuovi mondi, condividere emozioni e trovarte spunti per nuove idee.

In quarta primaria, la lettura diventa sempre più consapevole e autonoma: è il momento perfetto per proporre storie che stimolino la curiosità, la riflessione e il piacere di leggere. Ecco 5 titoli imperdibili da avere:

  1. UN LIBRO DA LEGGERE A PUNTATE A VOCE ALTA: “Snot & Splash” di Manlio Castagna, Salani Editore.

Gli abitanti di Acquinbocca hanno un grosso problema: un misterioso ladro sta rubando tutti i buchi della città. Serrature, ciambelle, casette per gli uccelli… niente è più al sicuro. E se a questo aggiungiamo uno strano fenomeno meteorologico per cui la spazzatura cade dal cielo, Acquinbocca non è proprio il luogo ideale in cui trascorrere le vacanze. Peccato che nessuno abbia pensato di avvisare Snot e Splash, e ben presto, quella che avrebbe dovuto essere una semplice visita a casa della nonna si trasforma in una corsa contro il tempo, non solo per risolvere il mistero dei buchi scomparsi, ma anche per salvare Acquinbocca, la vicina Altroposto e il mondo intero! Perché vi svelo un segreto: anche un gigantesco buco all’inizio è stato un piccolo foro…

Una storia che parla di amicizia, resilienza e coraggio, con un linguaggio semplice ma profondo. Dal libro è stato tratto un film, che abbiamo mostrato ai bambini al termine della lettura: un momento emozionante che ha concluso in modo entusiasmante il lavoro.

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2. UN LIBRO PER PARLARE DI INCLUSIONE: “Concerto per la mano sinistra” di Lisa e Boris Molinaro. ed. Curci . Racconta la vicenda di Paul Wittgenstein, il pianista che perse il braccio destro durante la Prima Guerra Mondiale, e dell’incontro con Ravel che portò alla commissione del concerto per un solo braccio.

É una storia emozionante, avvincente, un inno alla capacità di reagire e alla resilienza. Le illustrazioni iniziano cupe, angoscianti e man mano che il protagonista ritrova la sua relazione con la musica, le immagini si colorano sempre di più: i bambini seguono con passione il racconto.

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Perfetto per un percorso interdisciplinare tra musica (con ascolto attivo), lingua italiana e arte intorno al tema dell’inclusione, della capacità di reagire di fronte alle difficoltà.

Noi l’abbiamo proposto in occasione della giornata delle persone con disabilità. Abbiamo chiesto ai bambini di realizzare un disegno a metà: da un lato in bianco e nero con le loro difficoltà, dall’altro lato (a colori) ciò che li ha aiutati a superarli. Successivamente abbiamo fatto ascoltare “Concerto per mano sinistra” di Ravel e ciascun bambino ha descritto quello che ha provato attraverso l’ascolto.

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3. UN LIBRO PER NATALE: “Un milione di Babbi Natale” di H.Motai, M. Maijala, ed. Terredimezzo

Un tempo sulla Terra eravamo in pochi, e di Babbo Natale ne bastava uno. Poi le persone hanno iniziato ad aumentare. Come fare? Grazie a una magia, Babbo Natale riesce a sdoppiarsi: in due va molto meglio. Ma le persone aumentano ancora! Bisogna quadruplicarsi. Peccato che ogni volta i nuovi Babbi Natale siano grandi la metà… Arrivati a un milione, sono così piccoli che non riescono neanche a spostare un pacchetto.Pensa che ti ripensa, ecco la soluzione: ogni inverno, i minuscoli Babbi Natale si infilano nelle orecchie degli adulti e sussurrano: “Fate un regalo a ogni bambino!”. E gli adulti, non si sa perché, obbediscono sempre.

Ci è piaciuto tantissimo intersecare matematica e lingua italiana, in un mix divertente. In matematica abbiamo lavorato sul doppio, sul quadruplo, sui grandi numeri con un tema molto caro ai bambini. In italiano abbiamo lavorato sul pensiero magico: cosa sussurresti tu nelle orecchie degli adulti?

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4. UN LIBRO PER PARLARE DI GUERRA e DISCRIMINAZIONE. Può essere utilizzato per la Giornata della Memoria ma non solo, anche per parlare della drammatica realtà che anima le cronache: dall’Ucraina a Gaza. Si possono (e si devono!) usare le storie per costruire un futuro diverso con i bambini.

LA STORIA: due gruppi di bambini vivono in una casetta isolata, circondata da una linea bianca. L’unico adulto presente è Lacapa, che detta regole molto rigide ai due gruppi. Il gruppo dei Fiordasoli gioca, impara e si diverte anche se costretto dentro schemi molto rigidi. Invece il gruppo dei Giralisi deve occuparsi di pulizie e bucato, spostando pietre e faticando per consentire al gruppo dei Fiordasoli di vivere sereni. I bambini Fiordasoli riconoscono l’ingiustizia e si ingegnano per risolverla.

CI PIACE PERCHÉ: l’albo non parla esplicitamente di Shoah ma anche le scelte grafiche come i pigiami a righe dei Giralisi, gli incarichi di fatica che vengono loro assegnati (spostare pietre a mano, ad esempio) ricordano da vicino i drammi dei campi di concentramento.

Tuttavia l’ambientazione è molto meno angosciante e cupa, permettendo dunque un primo approccio con un tema complesso e delicato, per iniziare facendo leva sulle emozioni dei bambini. I temi sono quelli dell’esclusione arbitraria di un gruppo a favore di altri e la solidarietà da parte di chi ritiene sia ingiusto.

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Ne abbiamo parlato qui: RACCONTARE LA DISCRIMINAZIONE E LA SHOAH partendo da un albo illustrato

5. UN ALBO PER PARLARE DI BULLISMO: Qualcosa di bello” di Marcy Campbell ed. Fatatrac.

Si tratta di una piccola grande storia contro l’incitamento all’odio. Un ritratto sensibile ed edificante di come una scuola elementare lotta, affronta e guarisce insieme dopo aver scoperto scritto su un muro del bagno “qualcosa di brutto”.

Il “qualcosa di brutto” della storia non viene mai specificato ma vengono descritte le conseguenze che ha sulle persone che ne sono testimoni. Il rimedio alla cosa molto brutta non è altro che creare qualcosa di bello che lo copra, lo sommerga e ricordi ai bambini chi sono e quali sono i loro valori come gruppo.

Davvero un ottimo albo, immancabile nella “valigetta degli attrezzi” di ogni insegnante!

Ne abbiamo parlato qui:Il libro giusto per lavorare con il gruppo dopo episodi di bullismo.

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Altri suggerimenti di libri: PROPOSTE DA LEGGERE IN CLASSE e Leggere ad alta voce: fuori moda?

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