Un libro-gioco delicato e toccante per raccontare la fuga dei bambini dalla guerra

Il 20 novembre ricorre la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.  Inoltre si affacciano sempre più spesso emergenze che portano tra i banchi l’attualità anche cruda come la realtà della guerra.

Negli anni abbiamo presentato diverse proposte per lavorare coi bambini su questi temi così importanti perché crediamo sia fondamentale costruire una sensibilità nei bambini fin da piccoli.

Alcuni dei nostri post:

Resta sempre sospesa la possibilità di introdurre coi più piccoli un tema come i diritti dei bambini che appare lontano. Tuttavia i telegiornali e i notiziari sono (purtroppo) pieni di notizie che raccontano di bambini i cui diritti vengono calpestati e ignorati.

Il libro “La bambina delle barchette di carta” di C. Buizza, della premiata collana “Carte in tavola” dell’editore Fatatrac ci offre due modi di utilizzo, uno con i più piccoli ed uno con i “grandi” del secondo ciclo.

LA STORIA: La piccola Kemay arriva in un centro di accoglienza per rifugiati, è molto triste perché le manca la sua mamma. Quando però incontra Stella che con le sue mani abili costruisce per lei tante barchette di carta, le cose cambiano. Si guardano negli occhi, in silenzio, i loro mondi si incontrano e rimangono meravigliate. Mesi più tardi la memoria di quell’incontro darà vita e nome alla cooperativa Kemay, che si occupa di progetti di microaccoglienza dei richiedenti asilo. La storia è raccontata attraverso 20 schede, col testo su un lato e l’illustrazione sull’altro, che si compongono come in un puzzle fino a formare un’unica grande immagine.

CON I PICCOLI (ULTIMO ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA E CLASSI PRIME E SECONDE PRIMARIA) 

L’insegnante può leggere ( o far leggere ai bambini, visto che la storia è in stampato maiuscolo) la storia carta per carta. I bambini riceveranno le carte, una alla volta e andranno a ricomporre il disegno magnifico che risulta dalla ricomposizione del tutto.

Il libro propone anche una semplice legenda con cui interpretare il grande disegno: la piccola foglia è la bambina protagonista, gli stivali sono i volontari e così via.

ATTIVITÁ: l’insegnante prepara un cartellone su cui lavorare, dove i bambini potranno ricreare collettivamente una loro versione dell’immagine. Ciascun bambino potrà scegliere un elemento del disegno da riprodurre, colorare, ritagliare e applicare al cartellone. Quest’attività sarà lo sfondo di una conversazione in cui ciascun bambino potrà raccontare alcuni momenti in cui possono aver provato sentimenti simili a quelli della protagonista (solitudine, confusione, smarrimento). L’attività si può aprire ad un percorso sulle emozioni oppure sui diritti che ciascun bambino dovrebbe avere.

CON I GRANDI (TERZA, QUARTA E QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA)

Dopo la lettura e la ricomposizione dell’illustrazione attraverso le “carte in tavola” si può dare seguito con un’attività di origami, che sono il filo conduttore (le barchette di carta del titolo!). Abbiamo tantissimi spunti sugli origami presenti sul blog, tra cui:

I bambini possono realizzare animali o oggetti che li rappresentino, come simbolo del diritto all’unicità, all’avere un nome, ad essere se stessi. Un punto di partenza da cui poter sviluppare un percorso sull’identità, sulla famiglia, sui diritti.

E voi? Conoscete questa collana? La utilizzate nelle attività didattiche?

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