Mantenere una mentalità aperta come insegnante: crescere professionalmente.

Sappiamo che un atteggiamento di apertura ingenera un clima di apprendimento positivo e motivante negli alunni. E per quanto riguarda noi docenti?

Spesso come insegnanti ci scordiamo di come sia possibile cambiare e migliorare noi stessi, da un anno scolastico all’altro. Alcuni anni sono faticosi e ci lasciano poco spazio per questo aspetto importante della nostra professione: la crescita personale. Siamo chiamati ad affrontare problemi comportamentali, disorganizzazione sistemica, mancanza di fondi e scarsa attenzione all’aggiornamento professionale: questo ci lascia poche energie da investire in noi stessi.

Spesso come insegnanti ci lasciamo come ultima delle priorità nei processi di miglioramento che coinvolgono il nostro agire professionale.

Abbiamo quindi individuato alcune azioni che ci aiutano a mantenere un atteggiamento mentale di apertura che ci consenta di crescere come professionisti.

  • ACCOGLIERE IL CAMBIAMENTO: spesso è difficile accogliere il cambiamento, si tratti di colleghi, spazi o progettazioni. I docenti sono già costantemente stimolati da cambiamenti non sempre desiderati e tendono (comprensibilmente) a ricercare stabilità in modo continuativo.
  • RICERCARE RISORSE ON LINE: on line ci sono milioni di risorse gratuite e di altissima qualità, che vanno dalle programmazioni classiche a programmi sperimentali: sono spesso gratuite e vale la pena confrontarsi. Noi abbiamo spesso selezionato risorse valide nella nostra rubrica “Avviso ai naviganti” ( ad esempio: AVVISO AI NAVIGANTI: il sito di ANGELA MALTONI )
  • CONFRONTARSI: cercate sempre colleghe che stimate con cui confrontarsi sulla professione. Se questo non è possibile nell’ambiente dove operate, rivolgetevi ad uno dei tantissimi gruppi di Facebook che rappresentano una vera e propria community di docenti, ripartiti per disciplina e classe. Il confronto dal punto di vista didattico spesso lascia il posto al rapporto personale: non fraintendiamoci, è fondamentale un rapporto umano positivo, ma per riuscire a rimanere in una mentalità aperta e positiva è bene trovare un interlocutore che ci ispiri anche dal punto di vista strettamente professionale.
  • BUTTATI! Basta davvero poco per infondere nuova linfa ad una situazione divenuta troppo routinaria: un concorso, uno sfondo integratore particolare, l’adesione ad un’iniziativa. Tenersi informati sulle possibilità offerte dal proprio territorio è importante e ci mette in condizione di poter offrire esperienze “altre” dalla scuola, calate nel mondo e quindi maggiormente significative sia per i bambini sia per noi docenti.
  • MODELLO: cerca un docente che ti sembra abbia una qualità o un metodo che trovi interessante e condividilo le tue opinioni con lui-lei: avrà sicuramente indicazioni e suggerimenti utili per poter seguire il suo esempio. Non temere di sembrare inopportuno: ai docenti viene riconosciuto pochissimo il lavoro che svolgono ed una richiesta di questo genere da un collega è uno splendido complimento.
  • DIVERTITI! Non c’è nulla come un insegnante che vive con piacere la propria vita per trasmettere positività ai bambini. Se un docente ha una vita ricca, piacevole, stimolante anche fuori dalla scuola, saprà ricercare stimoli anche nell’ambiente scolastico perché riuscirà a non vivere in modo diverso la ricerca di stimoli dentro e fuori la scuola e questo si rifletterà sulla sua disponibilità a crescere e migliorare.
  • PARAGONE: Cerchiamo di non diventare “quella” collega, presente in ogni plesso. La collega dedita al costante paragone con ciò che non c’è più: le colleghe migliori se ne sono andate, i cicli di alunni precedenti erano migliori, i progetti erano scritti meglio, le riunioni più brevi ecc. Resistiamo alla nostalgia del passato affrontando il presente per ciò che è e cercando di trovare quanto di buono ci possa offrire.

E voi? Avete qualche altro consiglio da aggiungere?

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