L’assemblea di classe può rappresentare un momento stressante anche per insegnanti di grande esperienza.
La condivisione degli aspetti positiviDei traguardi raggiunti rappresenta la parte gratificante e semplice della comunicazione con le famiglie, ma quando si tratta di condividere aspetti che possono risultare problematici è bene avere chiara una pianificazione.
Partendo come sempre dal presupposto che ciascuna classe ha un proprio percorso e ciascun docente un proprio stile comunicativo, riassumiamo qui alcuni consigli utili:
DA FARE PRIMA
- Inviare la comunicazione con largo anticipo per consentire ai genitori di organizzarsi. Paio di settimane consentiranno di gestire al meglio l’organizzazione familiare. Inviare poi un promemoria un paio di giorni prima per assicurarsi che l’appuntamento non venga dimenticato.
- Prepararsi una scaletta scritta con i punti da toccare. Se si ha a disposizione una lim, si può predisporre un semplice documento Word (o un PowerPoint) con cui illustrare ai genitori ciao che si vuole discutere con loro. Aiuta a mantenere alta l’attenzione da parte dei genitori e a non perdere il filo quando si hanno diverse comunicazioni da effettuare.
- Sistemare l’aula. Noi docenti sappiamo che un’aula disordinata è uno spazio vissuto, che riportaIn modo tangibile l’esperienza dei bambini: sarà questo il momento di condividere con i genitori le tracce concrete di quanto svolto dai bambini.
DURANTE L’ASSEMBLEA
- Condividere messaggi positivi. È importante aprire e chiudere le comunicazioni condividendo messaggi positivi; cerchiamo di limitare le comunicazioni relative ad aspetti problematici alla parte centrale dell’incontro. Famiglia devono potersi sentire a loro agio venendo accolti da un messaggio rincuorante e devono portare a casa una sensazione positiva in chiusura.
- Restare aperti al dialogo. Chiedere spesso se ci sono domande, dubbi o perplessità. Ricordate la vostra disponibilità ad accogliere eventuali richieste di colloquio individuale (previa richiesta scritta).
- Messaggi univoci. Fermo restando che ciascuna persona ha la propria individualità (anche quando si tratta di docenti)è bene che i messaggi condivisi siano univoci e quindi trasmettano la stessa linea, in particolare in termini educativi. É bene pertanto concordare delle linee guida tra colleghi da rispettare nelle comunicazioni con l’utenza: quali richieste faremo? Come ci regoliamo rispetto al problema X? Quali richieste accoglieremo?