COSTRUIRE INSIEME LA DOCUMENTAZIONE
Possiamo intendere per materiale documentale qualsiasi oggetto, prodotto o strumento utile a richiamare o conservare la memoria di avvenimenti o situazioni significative. In campo educativo e didattico la documentazione costituisce una testimonianza e la memoria di come si era, di ciò che è accaduto, di ciò che è stato fatto e, molte volte, delle ragioni – spesso nascoste – che hanno portato alla determinazione di certi eventi o situazioni. A volte è possibile cogliere significati e ragioni solamente se si riesce a prendere una distanza (temporale) dagli avvenimenti vicini nei quali, nell’immediato, siamo troppo immersi per poterli guardare con il necessario distacco. La documentazione rappresenta una traccia, una memoria di eventi considerati significativi, di situazioni, di stili educativi, di scelte effettuate ad hoc che si intende controllare. Anche nella scuola è necessario ricordare. Molte esperienze, situazioni, eventi che hanno rappresentato per bambini ed adulti momenti forti e vissuti intensi, sono andati perduti perché non se ne è conservato traccia.
L’IMPORTANZA DELLA DOCUMENTAZIONE
A volte, un insegnante può percepire la vita nella scuola come appiattita, schiacciata sulle routine. Le cose (le novità, gli eventi, i piccoli cambiamenti) si perdono nella nebbia della quotidianità che, con il passare del tempo, appare sempre uguale a se stessa. Altre volte, le esperienze che vengono effettuate possono risultare talmente dense e forti da essere presto dimenticate e perdute se non vengono fissate. In altri casi, si può avere la sensazione, al termine dell’anno, di non avere ben chiaro ciò che si è fatto ed i passi che sono stati effettuati. A volte può accadere di sopravvalutare la propria azione educativa; altre volte (è forse il caso più frequente) si può correre il rischio di sottovalutarla. In ogni caso, la documentazione costituisce uno strumento utile per la qualità dell’azione educativa.
Perchè documentare? Le ragioni per cui la documentazione nella scuola è importante sono molteplici. Indichiamo qui, sinteticamente, tre scopi principali:
• L’azione educativa e didattica come attività pensata
Documentare significa pensare adeguatamente a ciò che si farà prima di farlo, prestare attenzione alle dinamiche che intercorrono mentre si sta svolgendo una determinata attività, oppure analizzare un po’ più a freddo e a distanza su ciò che si è (appena) finito di fare. In tutti i casi, si tratta di una riflessione, per così dire, a distanza rispetto a ciò che si intendeva fare o si è fatto sul momento. Si ha la possibilità di riguardare con distacco ciò in cui ci si è trovati o ci si troverà immersi; significa effettuare un confronto fra lo scarto esistente fra le proprie intenzioni educative e ciò che effettivamente è avvenuto nella situazione pratica
• La scrittura come lavoro di autochiarificazione
Documentare significa, da questo punto di vista, esporre, presentando con chiarezza metodologica e di contenuto, l’azione che è stata svolta in sezione o che si intende svolgere.
• La focalizzazione dei problemi
Specialmente nella documentazione personale sono più facilmente evidenziati gli aspetti problematici che preoccupano maggiormente l’insegnante, oppure le situazioni che possono provocare incertezza, difficoltà, ansia. La documentazione diviene, in questo caso, lo specchio dei problemi da mettere meglio a fuoco nelle situazioni didattiche. La descrizione di un puntuale percorso didattico per un bambino in difficoltà segnala un’attenzione didattica mirata. La definizione puntuale di aspetti organizzativi può nascondere la corrispondente preoccupazione dell’insegnante. In modo simile, sorvolare su certi aspetti significa non ritenerli importanti, o anche, erroneamente, sottovalutarli e, appunto, non vederli. In altre parole, la documentazione dell’azione educativa e didattica riflette sempre, inevitabilmente, la particolare prospettiva del suo autore. In ogni modo, la documentazione (se non è troppo povera od eccessivamente occasionale e parziale) riflette, di solito in modo sufficiente, i pro e i contro dello stile educativo ed i problemi principali che si presentano in una determinata situazione educativa.
DOCUMENTARE SERVE?
Uno dei rischi più forti è quello di andare più o meno consapevolmente alla ricerca, attraverso la produzione di materiali di documentazione, della conferma anticipata. E’ ciò che è stato definito come l’effetto Pigmaglione, che consiste nel prevedere in anticipo che cosa accadrà per poi constatare che è accaduto esattamente ciò che ci si aspettava. In altre parole, la documentazione dovrebbe rappresentare una condizione di ricerca anche per chi la mette in opera: documentare significa rileggere con occhio più distaccato ciò che è stato fatto per cogliere significati e ragioni che non erano del tutto consapevolmente presenti nel momento in cui veniva attuata l’azione educativa e/o didattica