10 errori da evitare in classe

  1. TENERE I BAMBINI TROPPO SEDUTI. Nell’arco di una giornata scolastica è bene prevedere almeno un’attività che non richieda di rimanere seduti al banco. Può trattarsi anche di un lavoro a gruppo, di un’attività espressiva, dell’ora di educazione motoria ma è sempre positivo intervallare le attività statiche con altre tipologie. Se non ci sono spazi a disposizione si possono attivare semplici strategie anche all’interno dell’aula: ad esempio per ascoltare una lettura si possono far accomodare i bambini a terra in cerchio; la cosa determinante è spezzare la staticità.
  2. UTILIZZARE TROPPE SCHEDE FOTOCOPIATE. La scheda è uno strumento utile se inserito in una lezione che richieda ai bambini di esercitare diverse abilità e competenze: cerchiamo il più possibile di far loro costruire il percorso, anche se questo richiede un impegno maggiore nella gestione dell’attività.
  3. SOSTITUIRSI AI BAMBINI PER “RISPARMIARE TEMPO”. Molto spesso le maestre svolgono piccoli incarichi che potrebbero essere svolti dai bambini (tagliare le schede, distribuire i quaderni…) per “risparmiare tempo”. I tempi sono stretti e non sempre consentono di lasciare ai bambini il tempo di svolgere in autonomia ogni segmento delle consegne ma sostituirsi a loro fa passare un messaggio negativo: “è meglio che lo faccia io al posto vostro”. Cerchiamo di lasciare ai bambini il tempo di organizzarsi: è un processo che va rispettato ed è la scuola il luogo dove farlo.
  4.  NON COMUNICARE AI BAMBINI LE ATTIVITÁ DEL GIORNO. I bambini spesso si trovano impegnati in una sequenza di attività non connesse e non preannunciate (magari anche molto interessanti). Per consentire a tutti di orientarsi al meglio nelle attività, è bene dare un’idea del piano di lavoro che si ha in mente.
  5. NON LASCIARE AI BAMBINI ALCUNA POSSIBILITÁ DI SCELTA. Spesso “per praticità” diamo ai bambini indicazioni stringenti su qualunque azione debbano compiere: il tipo di cornicetta, il colore del titolo, il libro da leggere terminata l’attività, il soggetto del disegno ecc. É importante che i bambini si sentano capaci di scegliere per se stessi.
  6. PREVEDERE SOLO UNA LEZIONE FRONTALE. La lezione tradizionale uno dei tanti metodi didattici che dovrebbero essere utilizzati. Se viene utilizzata in modo esclusivo perde di efficacia e risulta banale e poco coinvolgente.
  7. NON ADATTARE IL RITMO DELLA LEZIONE ALLA RISPOSTA DELLA CLASSE ( o rallentare eccessivamente) Se la lezione è stata differenziata a seconda delle individualità presenti nel gruppo-classe non dovrebbe essere problematico adattare le attività per chi ne ha bisogno.
  8. NON APPLICARE LE REGOLE DI CLASSE. Non mancano le regole di classe, ma molto spesso non vengono rinforzate da un’applicazione quotidiana o (se si lavora in team) da un’applicazione discontinua, a seconda dell’adulto che gestisce la classe in quel momento. É bene non aver timore di far valere la disciplina in classe: un ambiente sregolato e caotico non è proficuo per gli apprendimenti.
  9. LASCIAR ENTRARE I GENITORI NELLA DIDATTICA. Il dialogo con i genitori è sempre positivo la condivisione di obiettivi è determinante per riuscire a lavorare con una buona sinergia tra scuola e famiglia. Il limite tra condivisione ed eccesso è spesso superato: ricordiamo che ci sono dei ruoli ben distinti e delle modalità adeguate per conferire. Evitiamo gruppi Whatsapp e social network per non trovarci in situazioni sgradevoli.
  10. ESSERE L’ULTIMO INSEGNANTE A LASCIARE LA SCUOLA. Non c’è (ahinoi) un aumento di stipendio o un riconoscimento per aver svolto molte ore di straordinario. Impariamo a tutelare il nostro tempo libero: si diventa insegnanti migliori anche evitando di passare troppo tempo a scuola.

 

Abbiamo parlato anche in altre occasioni della gestione della classe, trovi qui i nostri post:

 

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