Sicuramente ciascun docente ha il proprio approccio alla professione ed ai rapporti che ne derivano, ma ci sono alcune abitudini che gli insegnanti maggiormente efficaci condividono.
1. Incoraggiano i contatti scuola-famiglia.
Non esiste un apprendimento sereno se non c’è una comunicazione aperta tra le due agenzie educative più importanti nella quotidianità di ciascun allievo. L’insegnante eccellente apre sempre la comunicazione, si mette a disposizione; questo non significa concedere spazio eccessivo o dare troppa confidenza, ma far sapere alle famiglie che la persona a cui rivolgersi per dubbi e perplessità è innanzitutto l’insegnante.
2. Incoraggiano il lavoro di gruppo.
Un insegnante eccellente non teme il lavoro di gruppo perché conosce la ricaduta positiva che questo tipo di attività ha, sia sugli apprendimenti sia sulle dinamiche sociali del gruppo. Con il progredire della carriera docente, si impara ad attribuire valore determinante anche alle attività non individuali, cosa che agli insegnanti meno esperti risulta più difficoltosa.
3. Accolgono le istanze spontanee.
I docenti più efficaci riescono ad accogliere ogni input proveniente dagli alunni, senza eccessivi timori che ciò li distolga dai fatidici “programmi”. Nella frammentaria programmazione presente nelle nostre aule almeno non c’è più alcun vincolo di programma, ma solo traguardi da raggiungere: vediamo questo aspetto in positivo. Cerchiamo di essere noi a svolgere il programma e non viceversa.
4. Danno feedback sull’attività.
Fornire un riscontro ai bambini è fondamentale: li motiva, li sprona e allo stesso tempo rinforza l’orientamento al compito. I docenti che utilizzano dei feedback relativi all’attività, anziché sulla persona, ottengono una credibilità molto più elevata rispetto ad altri colleghi. È bene quindi ricordare che il bambino sta svolgendo un compito ed è quello che dobbiamo valutare: cosa gli possiamo dire perché lo voglia rifare esattamente (se fatto bene) o rifare in modo differente (se errato). Vanno dunque evitate lodi od osservazioni dirette alle capacità del bambino (“sei bravo, sei disordinato…”). Cerchiamo di utilizzare descrizioni verbali di cosa fa (“Hai fatto un ottimo lavoro”, “Cerca di essere più preciso”…)
5. Conoscono il proprio gruppo classe.
Un insegnante eccellente conosce il vissuto dei propri alunni, perché è investito emotivamente nel rapporto con loro. I bambini amano raccontare di sé ed avere un interlocutore adulto pronto ad accogliere i loro racconti li predispone ad una relazione positiva. Spesso i docenti dedicano i primi minuti del mattino ad una conversazione di classe, per iniziare la giornata in un clima di distensione.
6. Valorizzano le individualità.
Spesso nella frenesia quotidiana della vita di classe non si trova modo di dare pubblico apprezzamento agli aspetti positivi dei singoli. I docenti che invece si fermano ad esprimere in modo consapevole dell’apprezzamento per ogni singolo alunno ne ricavano grande riscontro. È importante far sentire ogni bambino parte del gruppo, un elemento unico: chi si sente uno tra tanti, sostituibile e rimpiazzabile si comporterà come tale.
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