La giornata di lavoro dell’insegnante è una serie di “decisioni o giudizi sequenziali importanti”. Abbiamo la giornata scandita da lezioni, coordinamento,preparazione delle attività, riunioni, compiti, pause pranzo e così via. La campana suona e passiamo all’argomento successivo. Spostiamo la nostra attenzione da una lezione, una serie di compiti, o uno studente, a quello successivo. Sono centinaia di micro-decisioni da prendere ogni ora: autorizzare, valutare, lodare, rimproverare o contenere decine di interlocutori attivi e intensamente coinvolti nel rapporto con l’insegnante.
Si può parlare quindi di un elevato carico mentale che grava sulle spalle dei docenti, chiamati a decidere un numero elevatissimo di volte in un giorno lavorativo in ambiti molto differenti.
Il carico mentale influisce, nella nostra esperienza, su due aspetti del nostro mestiere:
-La pazienza che mostriamo quando interagiamo con i nostri studenti
-La forza di volontà che dobbiamo svolgere durante i nostri periodi di pianificazione o preparazione.
Queste sono situazioni in cui l’esaurimento mentale ci fa fare cose di cui ci pentiamo. Perdiamo la calma e alziamo la voce con gli allievi oppure non riusciamo ad affiancare quei bambini che potrebbero aver bisogno del massimo aiuto. Oppure alleggeriamo le attività per gli alunni anziché spingerli a fare del loro meglio con attività stimolanti (ma complesse da gestire).
Durante i coordinamenti, siamo distratti da altri compiti o dall’occasione di socializzare con i colleghi. Siamo a corto di forza di volontà.
COME MIGLIORARE LA SITUAZIONE SENZA CARICARCI ULTERIORMENTE?
Puoi vedere un miglioramento immediato della tua stanchezza dovuta al carico mentale con alcuni semplici accorgimenti. Ci vuole un po ‘di lavoro, ma queste idee ottengono grandi risultati.
- GESTIONE DELLA CLASSE: come la maggior parte degli insegnanti, la nostra gestione della classe non è perfetta. Tuttavia alcune riflessioni ci hanno messo sulla strada giusta. La routine è un forte sostegno alla gestione dei tempi morti, delle transizioni da una materia all’altra. Quando i bambini hanno ben chiaro cosa fare non hanno bisogno di chiedere indicazioni, di alzarsi , di interrompere. Sono necessari pianificazione, preparazione e impegno. Ma è rassicurante avere un piano chiaro: lo è sia per gli studenti sia per il docente. Questo elimina moltissime micro-decisioni legate alla gestione delle azioni dei bambini durante il lavoro in aula. Nel nostro blog trovate tantissime idee (tra cui:ATTIVITÁ RIEMPITEMPO PER STUDENTI VELOCI https://viemaestre.com/2018/10/07/maestra-io-ho-finito-attivita-e-strategie-per-gli-studenti-con-tempi-di-esecuzione-molto-rapidi/ oppure ROUTINE MATTUTINA https://viemaestre.com/2018/08/01/gestione-della-classe-consigli-per-una-routine-mattutina-efficace/)
- STRATEGIE DI INSEGNAMENTO: non c’è niente di sbagliato nel provare nuove strategie. Uno dei motivi per cui leggi questo sito o qualsiasi blog di insegnanti è trovare nuove idee per il tuo insegnamento. Ma c’è una differenza tra la ricerca di nuove strategie e la distrazione. Il nostro consiglio è di documentare le tue attività come docente, costruendo una tua “cassetta degli attrezzi dell’insegnante” da cui attingere. Elenca i processi di apprendimento che si verificano nella tua classe ed elenca le idee migliori che hai per farlo. A volte basta ripercorrere con calma il proprio passato per trovare un percorso da utilizzare: questo aumenta la nostra autostima e ci offre un momento di auto-critica e di crescita. Non affanniamoci per inseguire l’ultima tendenza in termini di strategie didattiche e manteniamo fiducia nella nostra competenza di insegnanti: questo ridurrà le nostre aspettative verso noi stessi ed il conseguente carico che ne deriva.
- ROUTINE ANCHE PER NOI: facilitiamoci la vita eliminando le micro-decisioni che ci affaticano il mattino. Prepariamo i vestiti la sera precedente, apparecchiamo la tavola. prepariamo la moka sul fornello ecc. Controlliamo di avere il materiale necessario e verifichiamo di avere chiaro cosa fare in aula la sera prima. Questo ci lascerà la mente sgombra per godere di cose positive: una bella canzone trasmessa in radio, una battuta divertente detta da un familiare a colazione: essere presenti a noi stessi è un grande supporto in termini di confort mentale.
E voi? Avete altre dritte per limitare il carico e-o gestirlo al meglio?