L’inizio della scuola primaria è un salto che genera nei bambini (e nelle famiglie!) una grande emozione: bellissima e portatrice sana di cambiamento. Come evitare che questa emozione si accompagni a tensione, ansia e senso di inadeguatezza?
Innanzitutto cercate di non farvi coinvolgere dal marketing che ruota attorno all’inizio della scuola. Ultimamente si è diffusa molto l’abitudine di proporre laboratori “in preparazione della prima”, proporre libri operativi, corsi per genitori: questo è marketing basato sulla paura. Paura che il proprio bambino non ce la faccia, che sia “indietro” rispetto agli altri, che non abbia gli strumenti per affrontare il cambiamento. Evitate il più possibile queste cose, non aiutano né voi né i bambini.
Come aiutare i bambini?
Giocate con loro, leggete insieme, fate fare loro esperienze positive, create piccoli riti familiari che li rassicurino. Ciò che fa la differenza non è la capacità di distinguere le cifre o di colorare dentro i bordi ma la serenità e la disponibilità ad imparare. Un bambino che ha ricevuto stimoli e che ha alle spalle una famiglia attenta e disponibile, inizia con il piede giusto.
Cosa si aspettano le maestre?
Ogni insegnante ha il proprio approccio ma è fondamentale che ci siano i prerequisiti che dovrebbero essere stati sviluppati nella scuola dell’infanzia. Ne avevamo già parlato in questo post: https://viemaestre.com/2018/06/12/cosa-si-aspettano-le-maestre-dai-bambini-che-iniziano-la-scuola-primaria/ ma questi sono i punti chiave, a nostro avviso:
- UNA BUONA MOTRICITÁ FINE: tagliare, impugnare correttamente, colorare con diversi strumenti, incollare ecc. Per svilupparla abbiamo dato alcuni suggerimenti giocosi qui: Tre idee per migliorare la motricità fine
- AUTONOMIA PERSONALE: saper aver cura di sè (vestirsi, svestirsi, aprire la merenda, usare il bagno)
- GESTIONE DEL MATERIALE: riuscire ad avere cura dell’astuccio e dello zaino, mantenere l’ordine durante un’attività.
- SOCIALITÁ: saper giocare con i coetanei in modo adeguato, saper accettare le sconfitte, comunicare in modo corretto e comprensibile con compagni e insegnanti.
Crediamo fermamente che il percorso di ciascun bambino deve essere improntato sul suo vissuto e calato nella realtà che si trova ad affrontare quotidianamente. Troviamo determinante anche valorizzare il percorso della scuola dell’infanzia che ha un fortissimo valore didattico: se il percorso alla scuola dell’infanzia è stato positivo, non c’è alcun bisogno di svolgere alcuna attività prima della scuola primaria.
Qual è la vostra esperienza in merito?